venerdì 17 luglio 2009

Intervento agli Stati Generali

17 luglio 2009. Questo il mio intervento, a nome di Legambiente, agli Stati generali. Se volete c'è anche la registrazione video su C6 TV. Per l'intervento di Maria Berrini (Ambiente Italia, oltre che Legambiente) cliccate qui.
"Grazie al Sindaco Letizia Moratti e al Presidente Roberto Formigoni per averci offerto l'opportunità dell'Expo e per questa occasione degli Stati Generali. Grazie per aver dato voce ad una Milano e ad una Lombardia che è già al lavoro per l'Expo. Per questa "lezione" di ascolto, uno di fianco all'altra, per tutto ieri ed oggi. Un doppio grazie perché ce n'era un gran bisogno, perdonate la franchezza, dopo un anno di spettacolo umiliante ed indecoroso. Non sarà stata tutta colpa vostra, sarà stata tutta colpa d'altri, ma certamente non è stata colpa nostra.
Non nostra che, dall'agosto del 2007, abbiamo creduto nella possibilità di un Expo della sostanibilità, come sta scritto nel Dossier di candidatura, al quale in piccola parte abbiamo contribuito. E che grazie alla sua sostenibilità è stato apprezzato in sede BIE e proprio per questo Milano ha vinto. Non è stato facile ricordarlo e spiegarlo in questo ultimo anno al nostro popolo.
Lungo quest'anno non siamo stati soli. Allo scorso 7 giugno 2008, nel pieno del primo Festival dell'Ambiente, eravamo in 30 mila "In marcia per il clima", con altre 50 associazioni, a costruire il vollaggio della sostenibilità lungo corso di Porta Venezia. Poi in autunno, in Assolombarda e con la Fondazione Cariplo eravamo presenti con tutte le altre associazioni ambientaliste a presentare le proposte per lo sviluppo sostenibile di Milano. Poi ancora a marzo 2009, alla Fiera fa la cosa Giusta, eravamo in assemblea per lanciare insieme ad altre 70 associazioni l'idea di un Expo Giusto e partecipato. Ma abbiamo detto di più, in altrettante lettere di tutti i presidenti di associazioni lombarde e nazionali che sono pervenute sulle vostre scrivanie: che dei temi di "nutrire il pianeta energia per la vita" noi ci siamo sempre occupati, ci occupiamo e ci occuperemo in futuro anche senza l'Expo. Se potremo farlo anche con l'Expo di Milano, tanto meglio.
Legambiente ha presentato 4 proposte e 6 progetti. Ecco alcuni.
Al prossimo Festival dell'Ambiente che speriamo si svolga contemporaneamente a Puliamo il Mondo, vogliamo lanciare con tutte le altre associazioni ed ong di cooperazione l'Assemblea dei Popoli della terra che si tenga a Milano contemporaneamente all'Assemblea dell'Onu sulle sfide del millennio (il Millennium Development goals). A milano i popoli, a New York gli Stati, in un dialogo a distanza, possibile attraverso le nuove tecnologie dell'informazione.
E poi la partecipazione, perchè queste giornate non siano un'occasione isolata: si può in breve tempo attivare una consultazione vera. Non solo con plenarie e la partecipazione universale, ma anche con gruppi di lavoro, documenti tematici, obiettivi a termine. Un esempio? Il governo francesce ha saputo attivare 5 mesi di consultazione nazionale sullo sviluppo sostenibile coinvolgento tutta la nazione. A Milano e solo per l'Expo ne potrebbero bastare 3. Facciamolo!
"Green Life" sarà il titolo della mostra che portiamo a febbraio - marzo 2010 in Triennale, per raccogliere il meglio delle esperienze italiane e straniere di edifici "zero carbon" e persino di quartieri a zero emissioni. perchè questa è la nuova sfida per le città entro il prossimo decennio!
Eppoi la nostra "Kyoto" dal basso. Il Sindaco Moratti ha firmato il Patto dei Sindaci a Bruxelles che si impegnano a ridurre unilateralmente le emissioni del 20% al 2020? Ebbene, non potrà farlo senza di noi cittadini, senza che le famiglie e le imprese lombarde ci mettano la propria faccia e il proprio impegno. Se Telecom ha messo in rete un calcolatore di emissioni individuali di CO2, noi di Legambiente abbiamo messo in rete il sito degli impegni di riduzione: entrate in www.stopthefever.org e scoprirete che a livello nazionale siamo già arrivati a ridurre di 3 milioni di tonnellate le emissioni di CO2, circa il 6-7% dell'obiettivo di kyoto per l'Italia. Cosa potremo fare se le comunità milanesi e lombarde si organizzassero per cambiare le cose!
Sapete, il Mondo sta cambiando molto più velocemente di quanto se ne abbia generale percezione: il presidente Obama ha promesso di cambiare le case e le automobili degli americani. Milano con l'Expo si propone di cercare di cambiare il nostro modo di nutrirci.
E se Gandhi ci sollecitava: "Sappiate rappresentare il cambiamento che volete", io chiudo con una citazione di Alex langer: "La conversione ecologica potrà affermarsi solo se apparirà socialmente desiderabile".

2 commenti:

  1. Caro Andrea,
    approfitto di questo blog di Legambiente e l'EXPO per dare un piccolo contributo di idee e riflessioni a seguito della due giorni di Stati Generali.
    Anche a me ha colpito molto, oltre alla grande partecipazione di persone che avevano cose da dire, l'attenzione e l'ascolto da parte delle istituzioni. Un ascolto diretto e di persona da parte del Sindaco di Milano e del Presidente della Regione (con l'Amministratore di SoGe) non è una cosa che ci capita di vedere spesso. Che gli Stati Generali non smobilitano è un'altra testimonianza che ascolto e dialogo sono condizioni essenziali per portare a risultato qualunque cosa. Quindi ben vengano momenti di confronto anche in forme e modalità diverse. Una cosa è certa da ieri l'EXPO è ancora più un evento nel quale le persone, le associazioni, le organizzazioni non profit avranno un ruolo determinante e passaggi incomprensibili dei mesi passati penso che non si potranno ripetere, anche per questo.

    Alla tua sollecitazione al Sindaco Moratti (che ha sottoscritto - giustamente - il patto dei sindaci per il 20-20-20) io mi permetto di aggiungere un analogo invito da estendere a tutti gli altri sindaci dell'area milanese e della brianza (sono 188 comuni e ci vivono quasi la metà dei lombardi) e del resto della Lombardia.
    E' possibile costruire un grande progetto di azione e sensibilizzazione in grado di coinvolgere le comunità locali per una riduzione delle emissioni e ci aiuti a "fermare la febbre". Anche su questo terreno un approccio di sussidiarietà vera il mondo associativo (in questo caso Legambiente e noi di Banca del Verde) possiamo essere protagonisti del cambiamento che vogliamo. Anche questo è lo spirito degli Stati Generali, facciamolo diventare "socialmente desiderabile".
    Lino

    RispondiElimina
  2. Complimenti Andrea per l'energia, la lucidità di analisi e, comunque, la fermezza senza pregiudizio.

    RispondiElimina